Cos’è la recessione

da | 5 Marzo 2019 | finanza e investimenti, mercati finanziari

Cosa devi aspettarti che succeda.

La parola recessione attiva in ognuno di noi pensieri negativi e, soprattutto, i timori di rivivere l’arrivo di un grande periodo di crisi come è stato nel 2008.

Allora lo scenario era terribile. I mercati finanziari si sgretolavano per gli effetti dei fallimenti di alcuni colossi finanziari, colpiti da mutui subprime e da folli operazioni speculative. Chiudeva la Lehman Brothers, mentre banche e assicurazioni virtualmente fallite venivano salvate con robuste iniezioni di liquidità da parte degli Stati.

Per diversi anni bastava sfogliare un giornale per trovare notizie di aziende che, fino a quel giorno blasonate, ricorrevano alla cassa integrazione, chiudevano gli stabilimenti e attivavano procedure di concordato preventivo o fallimento.

La recessione riguarda l’economia reale

Eravamo in recessione. Ma cos’è esattamente la recessione? Il crollo dei mercati finanziari non è la recessione, anche se ne è sia causa che effetto. La recessione riguarda l’economia reale, non la finanza, e la sua unità di misura è il PIL (prodotto interno lordo).

Il PIL è la produzione di beni e servizi di un Paese e ci si attende che ogni anno sia superiore al precedente. In effetti non si parla mai del valore assoluto del PIL, ma del valore relativo in termini percentuali di crescita. Esempio: quest’anno la previsione è che il PIL dell’Italia cresca dello 0,5%.

Vi è recessione quando, molto semplicemente, questo dato è negativo. Il PIL a -1% vuol dire recessione, anche se il significato è che anno su anno la produzione di beni e servizi del Paese è scesa di un solo punto.

Non è un dato che rende felici, ma normalmente è qualcosa di cui non ci accorgiamo in modo sensibile nella vita di tutti i giorni.

L’impatto sui mercati finanziari

Il problema è che ogni volta che si parla di recessione tutti noi in automatico pensiamo al crollo dei mercati finanziari. In particolare pensiamo al crollo delle Borse, ovvero dei valori dei titoli azionari.

Questo è vero, avviene poiché le aziende in un contesto recessivo vedranno ridurre la vendita dei propri prodotti o servizi e gli utili caleranno. Le aspettative sugli utili, che sono il principale indicatore di valutazione di un titolo azionario, saranno inferiori.

Tutto negativo, quindi? No, ci sono due aspetti che dobbiamo tenere in considerazione e che si presentano come un’opportunità in una fase di recessione:

  1. la recessione è un fenomeno che può avere forte intensità ma ha breve durata; è il preludio ad una nuova successiva fase di crescita lunga e più ampia.
  2. se le azioni vanno male, in questa fase si trova rendimento sulle obbligazioni; questo perché normalmente la crescita prima della recessione ha portato ad un aumento dei tassi di interesse, anche per effetto di manovre restrittive delle banche centrali.

I cicli economici

La verità è che tutto, anche le fasi di recessione, si ripete in maniera direi abbastanza prevedibile. Si parla infatti di cicli economici, ovvero di periodi di lunghezza simile nei quali si ripetono sempre le stesse dinamiche. La più bella e chiara spiegazione dei cicli economici è questo video di Ray Dalio che dura 30 minuti ma li vale tutti:

Per concludere la recessione è una fase normale di un ciclo economico, conclude un periodo di crescita e prelude alla successiva. Può essere una buona occasione per accumulare azioni a sconto e si può investire in obbligazioni a rendimenti interessanti.

È un’occasione di riordino, di pulizia e di manutenzione dei propri investimenti. Pronti a sfruttare la crescita che viene subito dopo.

Dario Coloru

Padre di Pietro e Carlo, appassionato di digital e tecnologia, sopportato dall’analogica Irene, sono Consulente Finanziario, seleziono e coordino Consulenti Finanziari.

Dopo aver postato 150 video su Facebook e YouTube ho deciso di avere un posto mio dove continuare a dire quel che penso su economia, finanza, lavoro e futuro.