La prima casa non è mai un buon affare

da | 19 Dicembre 2018 | finanza e investimenti, futuro

La prima casa non è mai un buon affare, così mi disse quello che mi ha venduto la mia e, a distanza di tempo, devo dire che aveva ragione e ancora oggi apprezzo l’onestà.

La stessa cosa riguarda la casa delle vacanze. Se contiamo quello che ci costa rispetto ai giorni in cui effettivamente ne fruiamo, ecco che viene fuori una cifra che supera quella di un resort a cinque, sei o sette stelle.

Ma la casa può essere un investimento? Considerando costo di acquisto, tasse sull’acquisto, Imu, Tasi, Tari, notaio, agenzia, interessi sul mutuo, manutenzione, spese condominiali ordinarie e straordinarie, inquilino che non paga, avvocato, periodi sfitti… personalmente buoni affari con le case non ne ho mai fatti e ci sono statistiche che dimostrano che da 30 anni in Italia non è un buon affare comprare immobili.

Ma noi italiani siamo testoni e andiamo avanti per la nostra strada a comprare case.

Due terzi della ricchezza nazionale è ferma in immobili

Ci sono persone che rifiutano forme di investimento che prevedono una durata massima di 5 anni, ma quando si tratta di comprare case non hanno il minimo dubbio anche se poi ci mettono 10 anni per riuscire a venderle arrivando a venderle anche male.

Ma perché nei confronti delle case abbiamo percezioni diverse e riteniamo che sia qualcosa di sicuro?

Siamo di fronte ad un bias cognitivo: l’effetto dotazione. Ed è il principale motivo che ci porta a comprare un immobile: perché gli diamo il valore che noi stessi diciamo e diamo più valore a quello che già possediamo.

Compriamo case perché quando un immobile viene pagato 100, per chi acquista varrà sempre 100. E questa percezione ci allontana dal concetto di perdita rimanendo emotivamente tranquilli.

Fino a quando non decideremo di vendere l’immobile per scoprire che non è così vero che non si perde mai.

Questa percezione crollerebbe se ogni giorno un grafico mostrasse esattamente il valore degli immobili. Come già succede per la Borsa e per le obbligazioni.

Forse non saremmo più così tranquilli e disposti a comprare immobili.

Dario Coloru

Padre di Pietro e Carlo, appassionato di digital e tecnologia, sopportato dall’analogica Irene, sono Consulente Finanziario, seleziono e coordino Consulenti Finanziari.

Dopo aver postato 150 video su Facebook e YouTube ho deciso di avere un posto mio dove continuare a dire quel che penso su economia, finanza, lavoro e futuro.