Le fusioni che bancario ci lasceranno?

da | 1 Novembre 2020 | consulente finanziario, futuro, lavoro

fusioni banche

Highlander, ne resterà soltanto uno.

Forse uno solo no, ma i gruppi bancari tra non molto in Italia si conteranno sulle dita di una mano. Il riferimento all’Highlander interpretato per la prima volta nel 1986 da Christopher Lambert rende bene l’idea di quello che sta accadendo.

Il 2020 si è aperto con l’annuncio della fusione tra IntesaSanpaolo e UBI Banca, che in realtà si è rivelata un’acquisizione. Oggi il Risiko procede con le nozze tra Banco BPM e Crédit Agricole, con l’auspicio che non si tratti di un matrimonio riparatore.

Per concludere, anche se non finirà qui, è sempre aperta la partita per trovare un volonteroso compratore per il Monte dei Paschi.

Ne ho vissuti anch’io in passato di questi eventi. Entrambe le parti annunciano l’arrivo di grandi opportunità, chiedono uno sforzo superiore per presentarsi al meglio al giorno fatidico, in forma e con vestito buono. 

Nella realtà, mentre ti chiedono di produrre il doppio, i dirigenti iniziano le grandi manovre diplomatiche per conservare la poltrona cui sono attaccati, sperando magari di ottenerne una più comoda.

Perché per loro vale davvero il ”ne resterà soltanto uno”. Tutti i ruoli doppi vedranno una testa cadere, di solito quella dell’acquisito. Una volta finita la mattanza, ai dirigenti che rimangono verranno promessi bonus succulenti legati ad un solo obiettivo: il taglio dei costi

Tu bancario sei in balìa di tutto ciò. Le poltrone si riducono e tu sei seduto su una seggiola con le rotelline consumate. Immagina quanto contino ora le prospettive di carriera che già suonavano fasulle prima, pensa quanto saranno interessati alla tua filiale o alle tue ambizioni.

Il bancario che sopravviverà a tutto questo ha la mia ammirazione, poiché avrà dovuto superare sfide fino ad oggi impensabili, tra tagli di filiale, ridimensionamento di organici ed esternalizzazioni.

Come un novello Highlander sarà sopravvissuto alla tempesta e proverà a vivere per sempre, come nel film.

Lasciare il posto in banca per diventare consulente finanziario forse oggi presenta meno difficoltà di quelle che ti attendono se resti, a partire dalla sicurezza del posto di lavoro.

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Dario Coloru

Padre di Pietro e Carlo, appassionato di digital e tecnologia, sopportato dall’analogica Irene, sono Consulente Finanziario, seleziono e coordino Consulenti Finanziari.

Dopo aver postato 150 video su Facebook e YouTube ho deciso di avere un posto mio dove continuare a dire quel che penso su economia, finanza, lavoro e futuro.