Leonardo da Vinci oggi farebbe il consulente finanziario

da | 31 Agosto 2020 | consulente finanziario

leonardo consulente finanziario

Mi sono divertito ad immaginare un colloquio di selezione un po’ particolare.

In ufficio, il manager alla scrivania riceve Leonardo da Vinci.
Cerca di dissuaderlo in tutti i modi, ma alla fine Leonardo dimostra che ha le caratteristiche giuste per essere un consulente finanziario.

È andata così:

M – Allora lei è proprio Leonardo, Leonardo da Vinci!

L – In barba e ossa.

M – Le confesso che sono un po’ stupito dal fatto che lei sia qui. La mia segretaria le avrà spiegato che noi cerchiamo consulenti finanziari. E lei… insomma ha capito…

L – E io voglio proprio essere un consulente finanziario!

M – Ma come mai, non capisco.

L – Come sa è appena finito l’anno di festeggiamenti per i 500 anni dalla mia morte. Mi avete fatto tornare per tutte le meravigliose celebrazioni che ci sono state in mio onore. E adesso voglio rimanere. Mi sono guardato in giro e il consulente finanziario è l’unica professione che con la mia esperienza posso fare senza problemi. Ho anche visto che è in grande crescita in Italia.

M – Ma lei non ha le competenze che servono oggi per fare questo lavoro. 500 anni fa era tutto diverso.

L – Lei crede? Guardi che si sbaglia e glielo posso dimostrare. Le cose importanti per avere successo sono le stesse del Rinascimento.

M – Uhmmm, mi dica Leonardo, la ascolto.

L – Ho iniziato con grande umiltà alla bottega del Verrocchio a Firenze. Ho imparato il mestiere nel suo team, ma poi volevo avere una mia attività. Alla corte dei Medici c’era tanta concorrenza e io non ero nessuno. Così ho deciso di trovare la mia nicchia di mercato e me ne sono andato a Milano.

M – Perché a Milano e come ha fatto a trovare lavoro: telefonate a freddo, volantinaggio nei palazzi?

L – Ma no: a Milano c’erano gli Sforza che avevano soldi da spendere e a Ludovico, il Moro intendo, piaceva la guerra. Mica sono andato a bussare al portone del Castello. Io ho scritto direttamente al Moro una lettera in cui elencavo le armi e le macchine che potevo costruirgli. Ho fatto un bell’elenco di cose che a lui interessavano – perché devi sempre parlare dei vantaggi per il cliente, no? – e solo in fondo ho scritto che potevo realizzare opere d’arte come il cavallo di bronzo, che poi era quello che io volevo fare. Era un curriculum bello e buono. Mi ha assunto subito al suo servizio.

M – Ho capito messer Leonardo, ma alle persone bisogna pensarci, pensarci per davvero!

L – Ho dipinto l’Ultima Cena in quel refettorio a Santa Maria delle Grazie pensando a chi si fosse trovato nella stanza, in qualsiasi punto e in qualsiasi epoca avrebbero visto la scena al meglio.

M – Ma col cliente si intraprende un percorso, cavolo, ci vuole una narrazione per affiancarlo nella vita dei suoi investimenti!

L – A me parla di storie? Quel dipinto è una serie di sequenze che va da sinistra verso destra e accompagna tutte le reazioni degli apostoli dopo che Gesù ha annunciato che verrà tradito da uno di loro. Qualcuno dice che la mia Ultima cena è il primo filmato della storia. Più storytelling di così!

M- Mi va bene tutto, ma lei è vecchio, come farebbe a fare tutto il lavoro?

L – Quando ho realizzato altre opere che consideravo meno importanti, come la Battaglia di Anghiari ad esempio, avevo un team che lavorava con me. Io facevo giusto due pennellate e mettevo la firma. Però per quello che contava di più non volevo nessuno intorno. La Gioconda era sempre con me, arrotolata sotto al braccio, e lei la dipingevo solo io. Guai a chi me la toccava!

M – Guardi a noi interessa il portafoglio, clienti private ne aveva?

L – Dopo Ludovico il Moro ho avuto Cesare Borgia, che era figlio del Papa e poi il Re di Francia.

M – Mi arrendo, può cominciare domani. 

L – Grazie.

M – Un’ultima domanda: sa cos’è un semaforo, vero?

 

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Dario Coloru

Padre di Pietro e Carlo, appassionato di digital e tecnologia, sopportato dall’analogica Irene, sono Consulente Finanziario, seleziono e coordino Consulenti Finanziari.

Dopo aver postato 150 video su Facebook e YouTube ho deciso di avere un posto mio dove continuare a dire quel che penso su economia, finanza, lavoro e futuro.