L’orizzonte di lungo periodo
Perché si dice che il vero investitore deve avere un orizzonte di lungo periodo?
Molto semplice. Perché l’investitore è come il contadino che inizia a coltivare il suo orto.
Perché i frutti di quello che semina, ovvero degli investimenti fatti, arrivano anche dopo anni.
Sono frutti che arrivano superando le mode, le annate di siccità e quelle degli eccessi.
Qualche anno non avrà il raccolto di uno o più prodotti, ma se ha ben diversificato le colture avrà sempre di che mangiare.
Se avrà piantato semi che fruttano in estate, in autunno e in altri momenti avrà in ogni momento dell’anno qualcosa da raccogliere.
Allo stesso modo chi investe deve avere scadenze diverse dei propri investimenti, e flussi di cedole e dividendi ben distribuiti durante l’anno.
Cacciatore e agricoltore
Nulla a che vedere con chi compra e vende titoli in modo ravvicinato puntando a fare il classico “colpetto”, magari con più operazioni nella stessa giornata.
Quella persona sta facendo un altro gioco, perché di gioco si tratta, e si muove in un campo e con regole diverse.
Quelle del giocatore e non dell’investitore.
Quelle del cacciatore e non quelle dell’agricoltore.
Certo per investire nel lungo periodo bisogna fare scelte oculate, al punto che, come dice Warren Buffett, bisogna anche essere disposti a tenersi un investimento per sempre.
La cosa spaventa quasi tutti, me per primo. Ma la storia ha dimostrato che pur tenendo un investimento per sempre i frutti raccolti sono stati abbondanti.
C’è un eccezione negli investimenti privati che si avvicina alle scelte del “per sempre”.
L’unico investimento che gli Italiani sono disposti a fare nel lungo periodo è quello immobiliare.
Un immobile trasmesso per più generazioni va ben oltre il “per sempre” del singolo investitore. In questo caso lo riteniamo normale, non ci spaventa.
Perché l’immobile sì e i titoli no?
Un po’ per la sicurezza che danno il possesso e la solida presenza del mattone. Dal punto di vista psicologico si può dire che realmente lo posso toccare con mano.
La tranquillità è tale che, se ho comprato una casa 13 anni fa e oggi vale a mala pena il prezzo a cui la avevo acquistata, sono comunque contento. Anche se negli stessi anni i mercati azionari mondiali sono triplicati di valore.
È un esempio che posso permettermi di fare perché è la storia di un immobile che riguarda la mia famiglia. Quanto rimpianto per quell’acquisto frettoloso!
Questo perché non ho una quotazione quotidiana del valore del mio immobile e quindi sto tranquillo. Per me vale sempre almeno il prezzo che ho pagato, anche di più.
Di più perché do un valore superiore alle cose che ho rispetto a quelle che hanno gli altri.
C’è il plus-valore (senza scomodare Marx) del mio attaccamento emotivo a quei mattoni.
E in virtù di questo, se anche un immobile uguale al mio viene venduto al 30% in meno, è qualche pazzo che ha svenduto, non è il valore che il mercato esprime in quel momento.
Dicevo che l’orizzonte di lungo periodo vale per l’immobile, mentre quando ti siedi a parlare di un investimento finanziario il cliente di solito di da a stento 5 anni.
Questo anche se è giovane e magari ha davanti almeno 20 anni prima di godere i frutti della sua vita attiva, per non chiamarla per forza pensione.
Purtroppo poi capita spesso che anche questi piani a 5 anni alla prima difficoltà vengano abbandonati in anticipo, a volte anche in perdita o con risultato esiguo.
Questa è la grande difficoltà che abbiamo in Italia. Avere pazienza e rispettare i piani di lungo periodo. È anche la grande sfida e la grande opportunità che abbiamo noi consulenti con i nostri clienti.
Perché solo il lungo periodo da la certezza del risultato, perché non esistono pasti gratis e ci vuole pazienza, dedizione e coraggio per navigare bene nel mare mosso dei mercati finanziari.
Parlane con il tuo consulente di fiducia.
Dario Coloru
Padre di Pietro e Carlo, appassionato di digital e tecnologia, sopportato dall’analogica Irene, sono Consulente Finanziario, seleziono e coordino Consulenti Finanziari.
Dopo aver postato 150 video su Facebook e YouTube ho deciso di avere un posto mio dove continuare a dire quel che penso su economia, finanza, lavoro e futuro.