Ma come ti vesti?

da | 7 Maggio 2019 | lavoro

Breve storia di improbabili colloqui.

Abbandono per una volta gli argomenti più tipici della finanza per parlare dei colloqui di selezione. Come sai ho un incarico manageriale che si suddivide in sostanza in due attività: coordinare un gruppo di consulenti finanziari per favorirne la crescita e ricercarne di nuovi.

Oggi, quindi, la “circolare per il popolo” – così una lettrice chiama affettuosamente questa mia newsletter – è dedicata a raccontare alcune assurdità accadute durante questi colloqui. In meno di due anni ho visto almeno cento persone che si propongono per la professione di consulente finanziario. Alcuni vengono dalla banca, altri da altre reti di consulenza, molti si avvicinano come prima esperienza.

Gli aspiranti consulenti finanziari

Mi concentro sui neofiti, ovvero su ragazzi e ragazze di età compresa tra i 25 e i 30 anni che appena laureati in discipline economiche e finanziarie cercano un’opportunità nel settore. Qualcuno li chiama i millennials, io li chiamo i potenziali beginners.

Sarò anziano o vecchio stile o ancorato ad antichi stereotipi, però ad un colloquio di lavoro per svolgere un’attività che ha a che fare con banche, finanza e investimenti io andrei sempre e comunque vestito in giacca e cravatta.

Che poi la cravatta potrei anche non metterla, ma alla giacca non potrei mai rinunciare, così come alla camicia. Tutto sommato invece le scarpe, seduto ad un tavolo, non si vedono, per cui lì me la gioco un po’ come voglio.

Ecco che invece mi arriva di tutto. Giacca con i jeans, giacca con t-shirt, maglione con camicia a quadri.

E ma tu sei vecchio. Lo so che sono di un’altra generazione e che magari tra 15 anni sarà normale così. Ma adesso non lo è. E non penso che tu che vieni col maglione rosso magenta a sederti alla mia scrivania troverai altri millennials a farti il colloquio in banche e società di consulenza finanziaria. Troverai altri vecchietti come me – ho solo 47 anni comunque – che avranno la stessa impressione poco confortante.

Perché c’è un dress code?

Perché il tema è fare una buona impressione. E la buona impressione nel nostro settore significa che io mi metto nei panni di un potenziale cliente e mi faccio la madre di tutte le domande: a questa persona affiderei i miei soldi?

Il denaro è ancora uno dei 3 tabù della nostra pur moderna ed evoluta società, insieme a sesso e salute. Necessita di adeguati rituali per essere trattato e, tra questi, anche la sacralità della giacca e della cravatta per chi lo gestisce.

Le donne sono meno vincolate, ma certo anche loro devono avere un’eleganza accorta e senza eccessi nel presentarsi.

Che poi quel maglione rosso in realtà mi piace un casino. Vorrei chiederti dove l’hai comprato per prenderlo anch’io. Sapendo però che me lo metto nel tempo libero.

Che poi la cravatta non ho voglia neanch’io di metterla. Piace molto anche a me mettere la giacca blu sopra i jeans. Però se devo farti un colloquio di selezione devo darti l’idea di quello che troverai da questa parte. Parlo della serietà del lavoro cui vuoi avvicinarti e di quella dell’azienda che rappresento.

E poi siamo in Italia. Qui un’altra regola stupida è che fa brutto chiedere quanti soldi ti danno per fare un lavoro. Ringrazia che c’è il lavoro, accontentati.

Mi preparo per un colloquio. Preparo il mio aspetto, sistemo la scrivania, ho alcune slide per illustrarti il tuo futuro, ho una scheda che ti riguarda, ho letto il tuo curriculum o ti ho cercato su LinkedIn.

E invece tu, col tuo bel maglione rosso magenta portato con fierezza sopra una camicia a quadri da cow boy, ecco che appena ti siedi tiri fuori penna e taccuino e senza guardarmi in faccia mi chiedi “quanto date?”.

Disarmato in un minuto di tutti i miei rituali, allento il nodo della cravatta.

Forse hai ragione tu.

Dario Coloru

Padre di Pietro e Carlo, appassionato di digital e tecnologia, sopportato dall’analogica Irene, sono Consulente Finanziario, seleziono e coordino Consulenti Finanziari.

Dopo aver postato 150 video su Facebook e YouTube ho deciso di avere un posto mio dove continuare a dire quel che penso su economia, finanza, lavoro e futuro.