Mi hanno chiuso la filiale
Dopo il caffè al bar sotto casa mi accorgo che sono senza contanti, allora vado al solito sportello bancomat che c’è lì dietro. Ci vado da sempre, ma quella mattina è diverso. Guardo le vetrine senza tende e il vuoto dell’abbandono che si intravede.
“Ma ha chiuso?” dico a voce alta stupito ad un signore che fuma una sigaretta.
“Da una settimana, era la mia banca da sempre” mi risponde.
Le banche non guardano più in faccia nessuno e chiudono filiali ogni giorno, da quelle più storiche e prestigiose fino agli unici presidi nei paesi più piccoli, che rimangono così senza sportello. C’è questo rapporto di fine 2019 fatto dalla società Oliver Wyman che ormai è famoso. Preannuncia la necessità per le banche Italiane di tagliare in 5 anni altre 7.000 filiali e 70.000 dipendenti.
Per chi cerca occasioni per avviare e sviluppare l’attività di consulente finanziario è una grande opportunità, per tre motivi:
1. La strategia delle chiusure lascia una clientela delusa e disorientata. Il trasloco di filiale è un fastidio. Le persone sono pronte ad affidarsi a chi si occupi di loro per evitare nuovi disagi.
2. Nei paesi abbandonati dalle banche basta una vetrina con una scrivania e un computer per occupare uno spazio che, se per una banca non era redditizio, per il singolo consulente è invece un mercato interessante.
3. È l’occasione per mostrare alle persone che il rapporto con la figura del consulente finanziario non subisce traslochi. Non dovranno raccontare la loro storia ogni volta che cambia la filiale o cambia l’impiegato.
Se credi come me che quello che sta avvenendo in banca possa essere un’opportunità, iscriviti al gruppo Mai Dire Banca che ho creato su LinkedIn.
Troverai notizie e spunti interessanti su come interpretare al meglio la rivoluzione che sta cambiando il sistema bancario.
Dario Coloru
Padre di Pietro e Carlo, appassionato di digital e tecnologia, sopportato dall’analogica Irene, sono Consulente Finanziario, seleziono e coordino Consulenti Finanziari.
Dopo aver postato 150 video su Facebook e YouTube ho deciso di avere un posto mio dove continuare a dire quel che penso su economia, finanza, lavoro e futuro.